Questo palazzo veniva chiamato "il palazzo piccolo dei Cavoti" e fu assegnato a Pietrantonio, Giuseppe e Giuseppa Cavoti come si rilevava dalla "general divisione" del 1729.
Successivamente Giuseppe Cavoti, lascò il palazzo in eredità al nipote Francesco figlio di Pompeo Cavoti. L'edificio è caratterizzato dal cinquecentesco portalino bugnato e dalle finestre al primo piano anch'esse della medesima datazione. Particolarmente caratteristico il mignano che si affaccia lateralmente.
Oggi l'attuale proprietà ha ristrutturato l'intero stabile che va dal civico 16 al 30 e percorre parte di via O.Congedo e qui ha realizzata una caratteristica struttura ricettiva.