E' in questo palazzo che i Cavoti abitarono quando si trasferirono da Soleto a Galatina alla metà del XVI secolo in seguito al matrimonio di Francesco Cavoti con Arminia Morrone. Francesco era l'iilustre e assai noto arcidiacono di rito greco trascrittore di codici greci. E' qui che Francesco abitava nel 1572 quando fu sottoposto a processo inquisitoriale per eresia.
Questo grande palazzo dall'impianto del tardo '500 si presenta con un portale bugnato sormontato da un balcone sostenuto da mensoloni di elevata raffinatezza. Sull'architrave del balcone è presente l'arma della famiglia Cavoti.
Sembra che in questo palazzo nel 1820 sia nato il celebre galatinese Pietro Cavoti al quale è stato intitolato il Museo Civico e nel quale è conservata gran parte della sua produzione artistica.