Apparteneva a Giuseppe Tanza il palazzo in angolo tra Via Lillo e via Scalfo. Lo stile particolarmente vaporoso e ricco di curve e controcurve, elegante, basato su un decoratismo mai stucchevole, introduceva un esempio di stile rococò a cui si rifecero altri palazzi della città ma che rimase abbastanza raro nella provincia.
Alla morte di Giuseppe Tanza nel 1787 la proprietà passò ai numerosi figli Antonio, Oronzo (vicario dell'arcivescovo di Taranto Capecelatro), Francesco, Blondina, Caterina, Irene e Agata .
Una figlia di Oronzo Tanza, Rosa Felice, sposò Giuseppe Venturi di Copertino. Da questa coppia derivò il ramo Venturi di Galatina che diede il nome a questo palazzo.