Appartenuto originariamente nel '500 alla famiglia Vernaleone , la riostruzione di questo palazzo risale al 1703. E' qui che visse il vicario dell'arcivescovo di Taranto Capecelatro, don Antonio Tanza figlio di Giovanni e Tommasina Vernaleone. Fu lui che fece effettuare degli ulteriori ampliamenti al già grande palazzo.
Nel 1818 Stella Mavaro, la vedova di Francesco Tanza abitava nel grande palazzo di via Umberto I, in occasione dell'inventario dell'eredità. L'enorme patrimonio della famiglia Tanza collocava questa famiglia tra le più ricche di Galatina.
Tale Palazzo era ed è collocato nella parte più centrale della città ed è a pochissima distanza dal Sedile. In esso sono evidenti alcuni decori rococò risalenti alla fine del XVIII secolo nella parte terminale della costruzione in via Aruca. Alla fine del '900 è stato nuovamente e integralmente ricostruito. Oggi appartiene ancora alla famiglia Tanza.