La dove oggi è situato questo palazzo, nella prima metà del '700, esisteva un compresorio detto "vicinato della piazza". Questo disomogeno insieme di costruzioni era composto da alcune case appartenenti alle sorelle Francesca e Polisena Farina. In tali abitazioni c'era un pozzo a cui tutti coloro che erano stati morsi da animali velenosi, accorrevano per guarire dopo averne bevuto l'acqua.
Queste case furono dette " le case di San Paolo". Alla morte delle sorelle Farina all'eredità di queste case subentrò il Capitolo di Galatina. Nel 1752 questo vendette tale proprietà a don Nicola Vignola il quale prese l'impegno di costruire una cappella e d'intitolarla a San Paolo Apostolo in omaggio del miracoloso pozzo che attirava fedeli da ogni parte del Salento.
Costruzione che avvenne solo dopo il 1789 con il matrimonio di Maria Felicia nipote di Nicola Vignola, con Fortunato Tondi che proprio sulle case delle sorelle Farina costruirono la propria dimora e la cappella di San Paolo. Il grande palazzo così costruito, si estendeva sino alla retrostante via Cavazza e alla fine XIX secolo attraverso "Arco Congedo" si estese sino a comprendere anche una parte di edificio attestato sulle mura.