Questo palazzo comprende l'intero complesso edilizio che si affaccia in Piazza San Pietro contiguo alla Collegiata e si estende in via Orazio Congedo. La sua struttura apparentemente omogenea, è il risultato di vari accorpamenti di diverse unità edilizie appartenenti ad importanti famiglie galatinesi. La parte di via Congedo, infatti si presume sia stata degli Zimara sin dalla fine del '400.
Fu alla fine del '500 che Sigismondo Schinzari detto Sincero (celebre umanista galatinese) acquistò tale proprietà e la ristrutturò accorpandola alla costruzione di Pompeo Mongiò anch'essa divenuta di sua proprietà. In questo modo lo Schinzari realizzò in piazza San Pietro un vastissimo prospetto su cui fece aprire l'attuale portale principale. Alla morte dello schinzari, il palazzo passò al nipote Angelo Arcudi che fece realizzare negli anni delle decorazioni al suo interno che nelle varie fasi di ammodernamento e ricostruzione in parte sono andate perdute.
E' verso la fine del '600 che il palazzo passò ai Calofilippi una importante famiglia galatinese che con Diego Calofilippi nella seconda metà del '600 divenne una delle famiglie di Galatina con il maggior patrimonio immobiliare. Sarà il Figlio Michelangelo Calofilippi ad accorpare al già consistente immobile un ulteriore quota abitativa situata in via Congedo e che lo separava dal palazzo del Cavoti. Nel XIX secolo il palazzo passò ai Galluccio e il secolo successivo fu acquistato dai Mongiò. Oggi è sede di un istituto di credito.