Il Centro storico di Galatina è caratterizzato dal forte contrasto tra le forme dell’edilizia maggiore (chiese e palazzi) e l’architettura dell’edilizia domestica e contadina. La prima appartenuta a nobili famiglie, professionisti , proprietari terrieri e commercianti, la seconda appartenuta ad un ceto più povero che viveva in condizioni spesso precarie. Queste costruzioni, per la loro disposizione e organizzazione, hanno dato origine a dei sistemi abitativi di alto valore storico e sociale: le case a corte.
Le famiglie contadine infatti, in maniera spontanea, per condividere paure e stati d’animo, quasi per un senso di protezione, di autodifesa e di autosufficienza si addossavano dietro le quinte delle strade principali, all’interno di vicoli, dove pur rimanendo in contatto con lo spazio pubblico della strada era possibile condurre una vita semplice e discreta nell’intimità della propria famiglia e contando sull’aiuto del vicinato.
Le case a corte a Galatina si presentano nel più ampio ventaglio di soluzioni : corti unifamiliari o plurifamiliari, corti singole o raggruppate in vicoli cechi, quasi tutte caratterizzate da spazi socializzanti, spazi aperti preceduti quasi sempre da un vano carraio coperto da volta a botte che rappresenta l’anello di collegamento tra il pubblico della strada e il privato della corte. Gli elementi caratterizzanti delle case a corte sono la presenza della pila per il bucato e la cisterna per la raccolta delle acque piovane, in molti altri casi anche la scala in muratura che conduce sul terrazzo del vano carraio dove solitamente si mettono a seccare al sole i fichi o pomodori, ma da dove, soprattutto, è possibile affacciarsi sulla strada con discrezione e partecipare alla vita pubblica.
Tratto da : Antonio Costantini - Di corte in corte.