Accedendo a Corte Tripio, si entra in una lunga e stretta stradina che conduce a una serie di vicoli ciechi che in profondità, aprendosi in spazi più ampi, danno luogo a piccole e caratteristiche corti. Queste sono impreziosite da mignani come quello ad angolo del palazzo Scrimieri o da alcuni decori presenti sulle porte o sulle finestre delle abitazioni più semplici. Al Termine di questa stradina, un arco catalano durazzesco con le volte a botte conduce in uno spazio scoperto dove modeste unità abitative si affacciano in una corte che risulta racchiusa da un lato dalle cinquecentesche mura di cinta dell’antico feudo galatinese.