Questa corte fu dimora di Raimondo Vinella (1779 - 1858), illustre medico-scrittore galatinese che da lui prese la denominazione. Essa rappresenta l’esempio più nobile delle case a corte della città, dove si possono riscontrare tutti gli elementi dell’edilizia domestica salentina espressi nella loro migliore e più alta vena artistica. Decidere di chiudere in uno spazio privato elementi architettonici così preziosi, per viverli intimamente e in maniera cosi riservata, è un evidente segno di una famiglia benestante e riservata e di elevata cultura, che nella prima metà del XVIII secolo ha scelto di bearsi di così tanta ricchezza artistica, ma all’occorrenza partecipare alla vita della città attraverso il maestoso mignano che sovrasta il portale d’ingresso. All’interno, possono notarsi i ricami lapidei dei pannelli della balaustra, gli amorini musicanti scolpiti sui plinti e motivi fitomorfi e le figure umane sulla scalinata. La ricchezza di decorazioni e ornamenti presenti in questo spazio fanno di Corte Vinella uno degli episodi architettonici più suggestivi della città di Galatina.