Paziente e caregiver: le due facce dell'Alzheimer

Persone con demenza e caregivers sono le due facce della stessa medaglia. Psicologi come la dr.ssa Oriana De Pascali, terapeuti come Vincenzo Sanapo, Clara Magazzino, Adele Cacciatore e Giulia Di Seclì, e Operatori Socio Sanitari come Orlando Carretta, si propongono di sollevare i caregivers dal loro impegno costante e di mettere alla prova gli utenti con demenza con attività mirate al risveglio e all’accrescimento dell’autostima.
Per i caregivers si lavorerà con la mindfulness, operando “con” le abilità delle persone invece che focalizzarsi sui loro problemi, insegnando nuove tecniche per riconsiderare i pensieri angoscianti in modo distaccato, diminuire i livelli di stress e migliorare l’umore. Insieme alla mindfulness si lavorerà anche con la musicoterapia, disciplina che consente di sperimentare una dimensione in cui si è protagonisti del proprio benessere e, indirettamente, del benessere dell’altro, che permette la mobilitazione delle risorse interne di ogni individuo, al fine di potenziarle e renderle fruibili.
Saranno invece le artiterapie a sostenere il lavoro degli utenti con demenza, operando sulle emozioni per migliorare la loro qualità della vita, creando una zona neutra e protetta dove potersi sentire liberi di esprimersi e connettersi al proprio inconscio, riattivandosi e sentendosi capaci e liberi. Perchè questa malattia non compromette la memoria emotiva se non nelle fasi più tardive, ed è proprio ad essa che l’arteterapia e la teatroterapia si affidano per restituire l’identità della persona. Il lavoro attraverso le immagini e soprattutto attraverso il corpo, da la possibilità di concretizzare emozioni e pensieri, offrendo così un mezzo comunicativo parallelo alla parola favorendone la riorganizzazione o dandogli un nuovo significato.

Per prenotazioni visitare la pagina https://www.settimanadelcervello.it/event/aiutami-a-ricordare-aiutami-a-vivere-accrescere-lautostima-dellutente-alzheimer-e-migliorare-la-gestione-dello-stress-del-caregiver/