Le parole giuste le prendiamo da un'intervista all'autore:
-La lingua della poesia che provava a lenire le ferite causatemi da quel posto fatto di criminalità capillare e apatica omertà sarebbe diventata un intero sistema linguistico: elaborato per aprirle, quelle ferite – ferite non soltanto mie, ma di tutta una generazione intrappolata nella malebolgia salentina, con i suoi mari strepitosi, i profumi commoventi, il sangue per le strade, i soldi sempre più sporchi.
Rileggevo Platone, in quei giorni. Il mito della caverna. Capivo, ma non lo ammettevo: con quel romanzo sarei stato fuori dalla caverna.
E ora che Io sono la bestia è un libro vero non so se tornare indietro per dire a tutti che lì fuori esiste un mondo che può fare a meno della Sacra, dei lavori in nero, dei b&b arrabattati nei garage.
Non lo so.
Perché per me Gallipoli è la Salisburgo di Bernhard ne Il soccombente: -Una città nemica di tutto ciò che gli uomini hanno di più intimo, che col tempo viene da essa annichilito-.
Perché Io sono la bestia è un romanzo che la racconta, la caverna.
E io volevo scrivere una storia d’amore e di morte. Ma alla fine credo di aver scritto un romanzo d’odio. Che mi ha salvato la vita.-
Ingresso gratuito con tessera ARCI
Andrea Donaera è poeta e scrittore gallipolino classe 89, segretario del Centro di ricerca -PENS: Poesia Contemporanea e Nuove Scritture-.Dal 2016 dirige la collana di poesia Billie della casa editrice ‘Round Midnight. È il direttore artistico del festival letterario Poié di Gallipoli, e del Festival della poesia dialettale -Oju lampante-. Dal 2017 collabora con il magazine di approfondimento culturale -Midnight-, curando la rubrica Urban dedicata alla giovane poesia italiana.
Eventi organizzati da: EUTOPIA ARCI Via Montecassino,14 Galatina